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Minacce, aggressione e simulazione di reato: due calabresi finiscono ai domiciliari

Gestiscono un negozio di ortofrutta a Riccione: vittima il figlio 26enne di un'ex dipendente

Cronaca Riccione | 16:24 - 06 Luglio 2019 Il capitano Marco Califano dei Carabinieri di Riccione Il capitano Marco Califano dei Carabinieri di Riccione.

Hanno aggredito il figlio di un’ex dipendente, un giovane riccionese di 26 anni, che in ospedale ha ricevuto una prognosi di 5 giorni. Il motivo: essersi presentato nel loro negozio di ortofrutta a Riccione per filmare il camion che l’ufficio giudiziario avrebbe dovuto pignorare assieme ad altri cespiti patrimoniali, a seguito di una querelle giudiziaria partita qualche mese prima, anche per colpa di stipendi mai pagati. Il gesto non è piaciuto ai due titolari dell’esercizio, M.F. classe 1991 e M.D. classe 1989, entrambi di Cosenza, che per questo lo hanno minacciato anche con un coltello, poi aggredito e rincorso per strada, fino ad accusarlo di aver sottratto prima un piccolo incasso dal negozio, poi un po’ di frutta e verdura. Ma il nucleo operativo dei carabinieri del comando di Riccione ha subito capito che la storia non filava: dopo le prime risposte contradditorie e una volta raccolta la versione del giovane malcapitato, non è stato difficile incastrare i due imprenditori, ora agli arresti domiciliari disposti dal Gip Vinicio Cantarini.

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