Fiori ed erbe, fuoco, musica e balli di streghe: torna a Novafeltria la "Notte dei Cento Catini"

L’appuntamento è per il 22 e 23 giugno, che è anche la festa di San Giovanni, in piazza Vittorio Emanuele

Un piatto pieno di petali (foto dalla pagina Facebook "Il mondo oltre Rimini")

Sono molte le tradizioni popolari e paesane che rischiano di andare perdute, perché superate da nuove abitudini e comodità. Ma al tempo stesso ci sono persone, come Ginetta Grande Bianchi, associazioni come la pro loco di Novafeltria e figuranti davvero di ogni età sempre pronti, da 32 anni a questa parte, a ridare vita alla Notte dei Cento Catini, in programma il 22 e 23 giugno nel cuore del paese.

La manifestazione è stata ideata proprio dalla signora Bianchi, che ricordando una tradizione in uso nella val Marecchia quando lei era piccola, nel 1987 ha deciso di organizzare la rievocazione della tradizione popolare. La manifestazione ormai è cresciuta e ha raggiunto livelli di notorietà e di apprezzamento registrati anche fuori provincia. In centinaia ogni anno si assiepano in piazza Vittorio Emanuele a Novafeltria per assistere allo spettacolo in maschera, che coinvolge anche figure mitologiche come le streghe. «Nella notte di San Giovanni si usava mettere a mollo in questi catini molti petali di fiori raccolti in giro», ricorda Ginetta, «si credeva che l’acqua lustrale avesse dei benefici, come guarire dai mali o esaltare la bellezza». Tra i petali dei sette fiori da usare ci sono quelli di rosa rossa, di fiordaliso e dell’erba della Madonna, ma poi «si può usare un po’ quel che si ha». I catini venivano lasciati di notte fuori dalle finestre ad appassire, per poi essere usati la mattina, ad esempio mettendoci a mollo i piedi.

Da qui l’idea: rivisitare una credenza popolare per darle nuovi significati con nuovi linguaggi.  Per l’occasione, Novafeltria si vestirà con addobbi e covoni di paglia, per portare gli spettatori con uno sguardo indietro nel tempo. Quest’anno lo spettacolo della domenica, intitolato “La Discordia” e in programma il 23 giugno alle 21 in piazza, sarà anticipato da una cena di pesce del 22 giugno alle 20 che ha già avuto un boom di prenotazioni: gli organizzatori della pro loco hanno dovuto estendere il numero di coperti per far fronte alle numerose richieste, riaprendo i centralini ai numeri 333 9403959 e 331 2193908. Saranno i pescatori di Fano e Marotta a occuparsi della materia prima e poi della loro cottura. Il cibo sarà accompagnato dalla ricca selezione di vini curata dal sommelier Pierpaolo Bernacchioni. La serata sarà inoltre allietata dal fantastico spettacolo di “Fuochi e affini”.

Allo spettacolo della domenica collaborano anche Le Streghe della Marecchia: saranno rievocati il rito dell’acqua lustrale, dove verranno trasportati nei catini i petali di fiori fino alla fontana grande della piazza, dove saranno rovesciati; del comparatico, nel quale quattro ragazzi porteranno dei fiori alle ragazze, diventando così “compari”; infine il rito delle “donne bianche nella notte”, ovvero una processione che si rifà a un’altra credenza legata alla notte di San Giovanni, nella quale si pensava che i panni stesi nei campi durante quella notte, una volta ritirati la mattina dopo fossero più bianchi e resistenti, per questo le donne figuranti andranno in giro con rotoli di tela fino a raccogliersi attorno alla fontana. Infine una sorpresa: siccome la strega è una figura buona, che aveva il potere di guarire dalle pestilenze durante il medioevo, non sarà “bruciata” come la storia vorrebbe, ma anzi sarà la protagonista di una traversata in volo della piazza di Novafeltria, lanciandosi dal sottotetto del Comune.

Tra i prodotti in vendita maggiormente richiesti ci sono piccoli catini pieni di petali, l’elisir dei Cento Catini fatto con foglie di ciliegio visciolo, «che viene talmente buono che tutti se lo comprano», il profumo “L’ombra della strega” che sa di garofanina, una pianta che ormai non si trova più.

Francesca Valente

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