E' in fase di stallo, a causa dell'irreperibilità della persona offesa, il processo a sei prostitute di nazionalità rumena, accusate di aver aggredito una loro "collega" connazionale, più giovane. Una vicenda legata a dissidi sulla spartizione del territorio, con le imputate che volevano far valere i loro diritti a scapito delle nuove arrivate, in particolare la giovane rumena, all'epoca dei fatti, l'estate 2011, appena ventenne. Quest'ultima si prostituiva a Miramare, sulla Statale, dopo il parco Fiabilandia. Nonostante i tentativi di intimidazione e le minacce, non si allontanò da quella zona, fino alla rappresaglia fisica: una volta salita a bordo dell'automobile di un cliente, vide spuntare fuori il gruppetto delle sei, che fece fermare la vettura e scendere la ragazza, aggredita e rapinata dei soldi che aveva con sé, circa 200 euro. Cinque delle imputate sono difese dall'avvocato Massimiliano Orrù, una dagli avvocati Andrea Muratori e Michela Tonti: il processo ha subito però un nuovo slittamento, nell'udienza del 31 gennaio, a causa dell'irreperibilità della persona offesa, la cui testimonianza in udienza è fondamentale per verficare la sussistenza del teorema accusatorio.