Confindustria Romagna aderirà alla manifestazione del 9 febbraio a Roma per contestare le politiche adottate dal governo nel decreto Semplificazioni. "L’accordo sulle trivellazioni è un suicidio industriale, un pasticcio che potenzialmente può fare danni dalle proporzioni inimmaginabili - sostiene il presidente di Confindustria Romagna, Paolo Maggioli -. I numeri sui rischi di mancati investimenti e perdite occupazionali sono ampiamente sottostimati: dietro alle cifre c’è la vita di una comunità professionale storica, che vanta eccellenze e talenti richiesti in tutto il mondo, e rischia di venire spazzata via da un compromesso illogico e irricevibile. La riduzione dell’aumento dei canoni da 35 a 25 volte è un contentino che terrà in piedi solo piccole concessioni marginali, ma l’effetto più dirompente e potenzialmente devastante dell’accordo sono i 18 mesi per stabilire quali aree di coltivazione siano compatibili e quali no. È un limbo che pone un enorme punto interrogativo e azzera la possibilità di fare progetti".