Si è vista recapitare dalla Prefettura di Verona tre verbali, comprensivi di more e sanzioni, per 2950 euro, a seguito di alcune infrazioni stradali che però erano state compiute dall'ex marito, dal quale si era appunto separata. Una 63enne originaria del Piemonte, oggi residente a Bellaria, ha vinto davanti al giudice di pace la battaglia legale, ottenendo l'annullamento dell'ordinanza-ingiunzione di pagamento.
I FATTI. L'automobile del marito risultava ancora intestata alla 63enne anche dopo la separazione (i due avevano convissuto a Verona). La donna, nel frattempo, aveva cambiato residenza, da Santarcangelo a Bellaria, a inizio 2016. Il 3 agosto 2016 l'uomo "collezionò" nel veronese, in una sola giornata, tre verbali per altrettante violazioni delle norme del codice della strada. Il 23 giugno del 2017, a quasi un anno di distanza, la 63enne si vide recapitare presso la sua nuova residenza bellariese la notifica di ordinanza-ingiunzione del pagamento. Il ricorso al Prefetto di Verona fu respinto, ma la donna, tramite il suo legale Alvaro Rinaldi, si rivolse al giudice di pace. La ricorrente avrebbe dovuto pagare le sanzioni - il passaggio di proprietà dell'automobile fu effettuato solo nel dicembre 2016 - ma la notifica fuori dai termini previsti dalla legge invalidava il provvedimento. Alla donna era contestato di non aver comunicato il cambio di residenza, da Santarcangelo di Romagna e Bellaria, rendendo così differita la notifica; tuttavia la difesa, in sede giudiziaria, ha provato che la motorizzazione aveva invece registrato il cambio di residenza, a seguito della comunicazione dell'ufficio anagrafe (quest'onere non spetta infatti al cittadino). La Prefettura di Verona, soccombente nel procedimento giudiziario, è stata così condannata al pagamento di circa 1000 euro di spese legali.