Assolto per insufficienza di prove: è finito così l’incubo di un allievo Guardia di Rocca della Repubblica di San Marino che nel maggio del 2017 fu accusato di omissione della tutela di custodia di armi. A lui, dopo aver scoperto il cadavere del compagno suicida e aver chiamato forze dell'ordine e ambulanza, una donna di 48 anni aveva strappato dalla fondina la pistola di ordinanza e si era sparata al cuore. Accadde a Castello di Domagnano, a San Marino, il 27 maggio 2017. La donna non avrebbe retto alla scoperta del suicidio del marito, 60enne, impiccato nel capannone della propria ditta, e approfittando della distrazione del un militare gli aveva preso l'arma e l'aveva rivolta verso di sé. Nella simulazione dei fatti avvenuta durante il processo, è emerso che la sottrazione dell’arma dalla fondina può essere repentina e che avere o meno la pistola carica sia un fatto discrezionale.