Lite con inquilina, padrone di casa fa rimuovere la porta di casa e le stacca le utenze. Denunciato

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Una controversia sorta tra un 76enne riminese, proprietario di un appartamento a Miramare, e l'inquilina, una donna rumena, ha avuto un epilogo giudiziario. L'uomo, difeso dall'avvocato Paolo Ghiselli, deve rispondere del reato di esercizio arbitrario delle proprie ragioni. La querelante è però al momento irreperibile e non si è mai presentata in Tribunale neppure nell'udienza del 17 ottobre. La donna aveva presentato quattro denunce, tra l'agosto 2011 e i primi mesi del 2012, lamentando che il padrone di casa le aveva scollegato le utenze di luce e gas; in un'occasione le aveva interdetto l'ingresso, mettendole un lucchetto al cancelletto, in un'altra invece aveva addirittura fatto rimuovere il portone dell'appartamento, allo scopo di provocare disagio all'inquilina. Il 76enne ha sempre contestato ogni addebito. La donna era entrata nella disponibilità dell'appartamento senza contratto, ma una volta ricevute le chiavi, non si era resa disponibile a trovare un accordo per la firma del contratto e per il pagamento del canone mensile. Il pensionato era stato costretto a staccare le utenze, per non continuare a pagare le bollette che erano a lui intestate. Una situazione di tensione che ha avuto strascichi giudiziari. L'inquilina infatti aveva anche deciso di intraprendere una causa civile, per rientrare nel pieno dei propri diritti da locataria, ma il ricorso era stato respinto. 

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