Si è tenuto martedì mattina l'interrogatorio di garanzia al 46enne arrestato per aver investito un operatore ecologico, intento a raccogliere l'immondizia in viale Milano a Riccione, fatti avvenuti all'alba di domenica. L'indagato, accusato di lesioni personali gravi, ha fornito la propria versione dei fatti. Si è scusato per l'accaduto e ha sostenuto di essere stato vittima di un colpo di sonno. Prima di investire l'operatore ecologico, un 33enne di Riccione, aveva chiuso i finestrini dell'auto e acceso il riscaldamento, poiché sentiva freddo. Il caldo nell'abitacolo, secondo la sua versione, gli ha provocato il colpo di sonno fatale. Il 46enne ha detto che l'alcol ingerito non ha influito sui suoi riflessi, tanto più che poco prima aveva portato a casa una collega. L'uomo lavora come chef in due locali della Riviera e il suo legale difensore, l'avvocato Marco Genghini, è al lavoro per ottenere dal gip Vinicio Cantarini gli arresti domiciliari, con la possibilità per il suo assistito di tornare a lavorare. Il gip si è riservato la decisione. Nel contempo la vittima dell'investimento è ancora ricoverato in ospedale, con prognosi riservata, ma non è più in pericolo di vita.