Una 28enne rumena ha portato in Tribunale gli ex datori di lavoro, accusandoli di averla fatta lavorare in condizioni disumane, con turni massacranti di 12 ore consecutive, conditi da insulti e minacce. Devono dunque rispondere di maltrattamenti e atti persecutori un 70enne riminese, titolare del bar in cui la giovane era impiegata, e una 50enne barista nello stesso locale, entrambi difesi dall'avvocato Luca Nebbia. Tra gli episodi denunciati, c'è anche una ginocchiata sferrata dal 70enne alla pancia della ragazza, in segno di sfregio. Giovedì 24 maggio in Tribunale è stato sentito come testimone un giovane di nazionalità rumena, frequentatore del bar e conoscente della persona offesa del reato. Questi ha riferito che la ragazza le aveva confidato i problemi sul posto di lavoro, tuttavia, incalzato dalla difesa degli imputati, ha ammesso di non aver mai visto al bar episodi di maltrattamento. Lei sostiene che gli imputati l'avevano messa nel mirino, accusandola di non essere brava a lavorare e di non far pagare le consumazioni ad alcuni suoi amici, anch'essi originari dell'Est Europa.