Rimini Calcio, la rivelazione di Paolo Bravo, neo ds del Sud Tirol: ‘Il patron Grassi mi voleva nello staff’

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Era nell’aria, ora l’investitura di Paolo Bravo a direttore sportivo del Sud Tirol, è ufficiale. Martedì l’ex dirigente del Rimini è stato presentato alla stampa (nella foto dal sito del club).
Paolo Bravo, come è nata la trattativa?
“La società cercava il sostituto di Aladino Valoti che mesi fa si è accasato al Palermo. Nel mirino c’era un profilo giovane, con esperienza; ci siamo per così dire annusati. Ho fatto più colloqui e alla fine abbiamo trovato l’accordo. Ho firmato un biennale. Mi avevano contattato anche il Feralpi Salò, che poi ha fatto altre scelte, e il Padova per rinforzare il suo staff”.
Il Rimini si è fatto vivo?
“Con Grassi ci siamo sentiti al telefono nel recente passato per parlare di calcio, quando il patron ha sondato il terreno per verificare una mia eventuale disponibilità ad entrare nello staff per affiancare Tamai e per svolgere compiti organizzativi, io avevo già dato la parola al Sud Tirol”.
Il Sud Tirol è quarto in classifica.
“La squadra sta facendo molto bene, vedremo ai playoff che può succedere. Se non saliremo in serie B – e credo che sarà molto difficile centrare la promozione – la società mi ha chiesto un campionato di medio alta classifica; il budget è buono ma non certo faraonico: tra i club di vertice il Sud Tirol è quello che spende meno. Oggi siamo quarti, ma potremmo essere anche decimi. Di certo non faremo il passo più lungo della gamba. Una bella sfida: per me è più facile sopravvivere che essere competitivi spendendo il giusto”.
Cosa le piace di questa società?
“La serietà dei suoi dirigenti e soprattutto le infrastrutture di primo livello che neppure in alcuni club di serie A esistono, nonostante sia l’hockey lo sport principale, infine il posto incantevole. C’è disponibile un centro sportivo fantastico a sette chilometri dalla città con cinque campi da calcio, spogliatoi, uffici, bar e ristorante, una palestra, sala conferenze e riunioni. E’ costato 12 milioni di euro. Una struttura resa possibile grazie anche ai forti finanziamenti regionali. In più lo stadio verrà rifatto: la capienza sarà portata inizialmente a seimila spettatori e in un secondo tempo a 12mila, la tribuna centrale, sottoposta a vincolo architettonico, verrà restaurata. Sa cosa mi dicono o dirigenti? “Noi investiamo, gli altri i soldi li fanno sparire”. Non fa una piega”.
L’ideale per lavorare, fare calcio…
“Vero, ma io ripeto quello che ho detto al presidente: per vincere non bastano stadio e centro sportivo, ci vogliono i giocatori”.
Si sta già muovendo?
“In questa stagione da disoccupato ho visto molte partite di Lega Pro e Primavera. E’ stato un anno di crescita, proficuo sotto il profilo professionale. Ho visto all’opera cinque volte il Sud Tirol, mi sono fatto le mie idee. Fortunatamente ci possiamo muovere per tempo. Faremo una squadra giovane, con under preferibilmente reduci da esperienze di terza serie, con giocatori esperti. Il mister sara Paolo Zanetti, sta facendo bene e poi ha il contratto”.
Stefano Ferri

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