A sostegno dell'indotto turistico per Pasqua arrivano a Rimini i "rinforzi" dall'Inghilterra, nella prima parte della stagione turistica, inevitabilmente alle prese con i capricci del tempo. Martedì 3 aprile infatti sbarcheranno in città circa tremila studenti universitari inglesi, in prevalenza donne, dando idealmente il cambio al primo gruppo, di oltre mille ragazzi, che ha soggiornato a Rimini da domenica 25 a giovedì 29 marzo. Un'opportunità importante per il turismo cittadino, grazie alla convenzione stipulata da una decina di alberghi di Marebello e Rivazzurra con il tour operator "Tui". L'idea nacque nei primi anni del 2000 a uno studente inglese, in vacanza a Rimini. Parlando con alcuni gestori di pub e locali della città, espresse il proprio desiderio: fare di Rimini la meta per gruppi sportivi universitari. Furono gli stessi imprenditori riminesi, tra i quali Richard Di Angelo e Ennio Sannese, titolari dei pub "Rose'n Crown" e "Carnaby", a finanziare una massiccia campagna pubblicitaria nelle università inglesi, ottenendo un grande riscontro. Gli studenti inizialmente furono concentrati in zona Marina Centro, oggi invece tra Rivazzurra e Marebello. "Quest'anno sono arrivati prima della Pasqua e arriveranno dopo, in periodi in cui non ci sono turisti e quindi fanno molto comodo come presenze alberghiere", spiega Ennio Sanese. E' dello stesso parere Richard Di Angelo: "E' un'esperienza positiva, come tutte le cose che muovono il turismo a Rimini". I ragazzi inglesi portano 'colore' per le vie del lungomare, ma c'è anche apprensione da parte dei residenti per la confusione che creano in questi periodi: è l'altro lato della medaglia. I turisti inglesi spesso alzano troppo il gomito, dopo aver preso d'assalto i minimarket e i supermercati, acquistando alcol a basso costo. "Sì, in effetti spesso per noi gestori di locali è anche un problema economico, perché stanno fuori e bevono quanto hanno già acquistato", spiega Sanese. Ad ogni modo gli imprenditori del settore gettano acqua sul fuoco: "Tutti gli studenti, che siano inglesi, spagnoli o greci, quando si trovano in queste situazioni bevono per socializzare", confida Sanese; ed è sulla stessa lunghezza d'onda Richard Di Angelo: "Se mandassimo ad esempio mille universitari nostri in Spagna, un po' di casino lo farebbero anche loro". Il primo gruppo di mille studenti arrivato a Rimini, qualche giorno fa, non ha fortunatamente portato grossi disagi, ma solo folklore tipicamente britannico. E ovviamente sostanzioso aiuto al tessuto imprenditoriale della città, soprattutto agli albergatori, alle prese con una stagione partita con il freno a mano tirato, a causa di un marzo più invernale che primaverile, a prescindere dalle folkloristiche evocazioni dei vari 'Burian' e 'Caronte'.