Coltellate in comunità, è tentato omicidio: determinante la perizia psichiatrica per il feritore

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Aveva aggredito con un coltello un connazionale di 28 anni, anch'egli agli arresti domiciliari nella stessa comunità di assistenza e recupero della Valconca. Un 27enne albanese rischia ora il processo per tentato omicidio: sarà determinante la perizia psichiatra, per accertarne la totale o parziale incapacità di intendere e di volere. Il giudice Vinicio Cantarini ha accolto la richiesta di giudizio abbreviato condizionato alla perizia psichiatrica. L'incarico sarà conferito al perito nella mattinata di mercoledì, dopodiché entro 60-90 giorni egli depositerà la propria relazione. In caso di processo il 27enne rischia una pesante condanna, vista l'accusa di tentato omicidio, per quell'aggressione perpetrata nel giugno 2017 con quattro coltellate alla vittima, che aveva da poco parcheggiato il pulmino per rientrare nella comunità. Fu colpito prima al colon, poi tre volte alla gamba. Un vero e proprio agguato, segnalato alle forze dell'ordine dagli addetti alla sorveglianza, che il 27enne ha giustificato dicendo di essere stato preso di mira dall'accoltellato e da altri ospiti della comunità. L'accoltellatore, difeso dall'avvocato Antonino Rossi, soffre di manie di persecuzione ed è attualmente detenuto nel carcere di Reggio Emilia. L'avvocato del 28enne costituitosi parte civile, Rita Bizzocchi, ha chiesto a sua volta una perizia per quantificare i danni subiti dal suo assistito, che ha riportato un'invalidità permanente del ginocchio a causa di uno dei fendenti ricevuti.

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