Un gioiello paesaggistico e ambientale che l'Emilia-Romagna vuole proteggere con tutti i mezzi e le risorse possibili. La Rupe di San Leo e la sua sicurezza sono una priorità della Giunta regionale che è pronta ad avviare un nuovo pacchetto di lavori per proseguire nella messa in sicurezza e nel consolidamento dell’area.
Si tratta di 4 milioni di euro di cui circa la metà saranno investiti per il consolidamento della parete est e per assicurare l’accesso alla fortezza, mentre gli altri 2 milioni saranno utilizzati per intervenire sulla parete sud. Il primo cantiere prenderà il via entro l’estate, il secondo è in fase avanzata di progettazione con i lavori che saranno assegnati entro l’anno. A questi fondi si aggiungono le sette opere urgenti già portate a termine per un totale di oltre 1 milione 800 mila euro, tra cui i monitoraggi sullo stato delle fessure e l’evoluzione del dissesto.
“Dal 27 febbraio 2014, data del crollo della rupe, la Regione ha finanziato con circa 6 milioni di euro nove interventi finalizzati alla tutela e alla conservazione di un luogo strategico dal punto di vista ambientale, culturale e turistico, patrimonio della comunità regionale e nazionale- afferma l’assessore alla Difesa del suolo, Paola Gazzolo, presente oggi nel borgo del riminese per fare il punto sui lavori svolti e su quelli futuri-. Le nuove risorse, con il contributo del ministero dell’Ambiente, faranno partire i nuovi cantieri e completare il progetto di messa in sicurezza complessiva della Rupe”.
“A quattro anni di distanza dall’emergenza, si confermano i risultati raggiunti grazie all’azione di squadra delle istituzioni- commenta il sindaco di San Leo, Mauro Guerra-, a partire dalla Regione che ha sempre lavorato al fianco del Comune per rispondere alle richieste dei cittadini e restituire alla comunità nazionale un luogo che è patrimonio di tutti. Quelli in arrivo sono nuovi finanziamenti inediti e corposi- prosegue il sindaco- che si aggiungono a quanto già ottenuto per affrontare la situazione delle famiglie evacuate, monitorare la rupe, mettere in sicurezza il versante crollato e, a breve, riconsentire il libero accesso veicolare in Fortezza”.
L’accesso permetterà la piena fruizione turistica finora garantita, in via straordinaria, con un servizio di navetta e un apposito percorso pedonale.