Operatori balneari in fibrillazione dopo lo stop alla legge sulle spiagge, bloccata in Parlamento. Senza la legge sulle concessioni balneari, gli stabilimenti rischiano di andare a bando già dal 2019: una vera e propria rivoluzione dalle conseguenze economiche importanti per imprese che lavorano da decenni e che hanno un ruolo di primo piano nel tessuto economico delle città di Riviera. L'assemblea nazionale di Oasi Confartigianato, in programma dalle 10 di sabato 16 dicembre presso la sede di Rimini, diventa un momento chiave per affrontare la discussione sul tema: arriveranno addetti al settore da tutta Italia, daLa Spezia a Forte dei Marmi, fino a Pescara e Teramo. All'assemblea parteciperanno anche i deputati Tiziano Arlotti e Sergio Pizzolante, relatori alla Camera dei Deputati del disegno di legge delega al Governo, riguardante la revisione e il riordino delle concessioni demaniali marittime. L'obiettivo del decreto legge era quello di soddisfare il contenuto della direttiva Europa 'bolkenstein', che prevede l'attribuzione delle concessioni tramite bando, ma anche tutelare gli storici imprenditori balneari, individuando dei criteri per permettere loro di conservare le proprie attività. Ora invece senza il paracadute della legge italiana, c'è il rischio che gli stabilimenti balneari possano essere presi in gestione anche da imprenditori non riminesi.