Al reparto di Ostetricia dell’Ospedale ‘Infermi’ nuove attrezzature per le emergenze neonatali

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E’ stato inaugurato venerdì mattina, nelle aule di formazione – simulazione avanzata dell'Ospedale "Infermi" di Rimini, il "Sistema di Simulazione Avanzata ad Alta Fedeltà" per la formazione degli operatori nella gestione delle emergenze neonatali e materne.
Oltre alle aule, ricavate nelle vecchie sale operatorie, lasciate libere dopo l'inaugurazione, due anni fa, dei nuovi comparti operatori nel nuovo Dea di Rimini, grazie al lavoro dell'Ufficio Tecnico dell'Ausl, fondamentale è stato il sistema tecnologico di simulazione avanzata, donato dall'Associazione Rimini Solidale Onlus: un kit di manichini meccanici all'avanguardia e in grado di simulare molto fedelmente il comportamento del corpo umano. Si tratta, in particolare, di due manichini di neonati e del manichino di una donna gravida, collegati attraverso sensori alle consolle, dove gli allievi possono verificare l'esatta esecuzione, da parte loro, delle manovre. A completare l'opera, il lavoro dell'unità operativa di Ingegneria Clinica dell'Ausl Romagna (diretta dall'ingegner Roberto Camillini), per l'installazione delle delicate apparecchiature e l'attivazione delle aule.
All'evento hanno partecipato, in veste di relatori e per i saluti istituzionali, l'assessore del Comune di Rimini Roberta Frisoni; il presidente e vicepresidente della Rimini Solidale onlus Maurizio Focchi e  Micaela Dionigi, il direttore medico dell'Ospedale Romeo Giannei, il direttore del settore Acquisizione beni e servizi dell'Ausl Paola Lombardini (in rappresentanza della Direzione Generale), il primario della Terapia Intensiva Neonatale e responsabile delle nuove aule formative Gina Ancora, la dottoressa Di Ambrosio dell'Ostetricia e Ginecologia dell'Ospedale.
L'assessore Frisoni, "anche come mamma di tre bambini", ha espresso la soddisfazione per il fatto che "l'Ospedale di Rimini si possa connotare come un'eccellenza sui temi materno infantili", nonché per il fatto che "vi è una società civile, rappresentata qui dalla Rimini Solidale onlus, che fa ancora tanto per il pubblico e per il bene della propria comunità".
E la forza del rapporto tra l'associazione e la struttura sanitaria è stata ribadita e sottolineata anche dal dottor Focchi, che ha ricordato la continuità delle donazioni effettuate dalla Rimini Solidale negli ultimi dieci anni: "Siamo nati nel 2007 e, nonostante la crisi, siamo ancora qui". Mentre la vicepresidente Dionigi ha dettagliato le varie donazioni: la tac multistrato (2008), mammografo mobile (2011), laser confocale per la dermatologia (2013), mammografo digitale per la senologia ospedaliera (2015), per un valore di circa due milioni di euro. Presidente e vice hanno infine annunciato che comunque la solidarietà della onlus non si ferma qui: è già al lavoro per un nuovo ecografo sempre per la Tin.
Ad illustrare nel dettaglio le apparecchiature, anche dopo il taglio del nastro, la dottoressa Gina Ancora: "Quando ci troviamo ad intervenire su un'emergenza neonatale non c'è il tempo per incertezze e la pressione è molto forte. E ancora, quando ci si trova davanti al caso pratico, non è così automatico applicare freddamente quello che, in teoria, si conosce perfettamente. Questo nuovo sistema di simulazione e formazione ci consente di simulare prima tutte le emergenze con una estrema verosimiglianza, e quindi di arrivare più preparati. Anche la fase di debrifing, dopo la parte pratica, consente agli allievi di capire bene quello che può essere migliorato in chiave futura".
All'ospedale vi sono ogni anno circa 2.800 parti mentre i bimbi curati presso la Tin di Rimini, nati con peso compreso tra 325 grammi e un chilo e mezzo sono stati circa trecento negli ultimi cinque anni.
 

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