Truffa da 30mila euro: gli promettono lavoro da direttore di sala, ma fornitori e utenze li paga lui
Gli era stato promesso un ruolo da direttore di sala e in seguito l'ingresso in società: un 40enne riminese si è trovato suo malgrado protagonista di una vicenda terminata in Tribunale. A processo i l...

Gli era stato promesso un ruolo da direttore di sala e in seguito l'ingresso in società: un 40enne riminese si è trovato suo malgrado protagonista di una vicenda terminata in Tribunale. A processo i legali rappresentanti di un locale riccionese, accusati di truffa e tentata estorsione per fatti avvenuti tra il 2011 e il 2012. Il 40enne, privo di un'occupazione stabile, era impegnato come pr nel locale. Con il passare del tempo entrò nelle simpatie dei titolari che gli fecero una proposta irrinunciabile e una promessa: un lavoro come direttore di sala e in futuro la possibilità di entrare in società con loro. Per il 40enne si trattava di un sogno prossimo a realizzarsi, ma presto si rese conto di essere entrato in un incubo. Infatti gli furono chiesti una serie di esborsi, per pagare fornitori ed utenze. L'uomo fu costretto a investire 10.000 euro circa di risparmi e di chiedere un prestito di 20.000 euro a un parente. Eppure quelle promesse sembravano lontane dal concretizzarsi. Iniziò a rendersi conto che probabilmente era stata sfruttata la sua buona fede, così il 31 dicembre 2011 decise di chiedere chiarimenti. Seguì una discussione accesa e le parole dei titolari, che configurerebbero la tentata estorsione: "Se ci denunci, veniamo sotto casa tua". Un comportamento che è costato a quest'ultimi la denuncia per tentata estorsione e non per semplici minacce, poiché attraverso la minaccia i titolari del locale avrebbero costretto l'uomo a non denunciarli, traendo un ingiusto vantaggio. Il processo, sul quale incombe la prescrizione, è stato aggiornato al marzo 2018: gli imputati sono difesi dagli avvocati Stefano Caroli e Massimo Battazza, la parte offesa è rappresentata in giudizio dall'avvocato Paolo Ghiselli.