Usa nome azienda di Pennabilli, truffatore si fa fare bonifico di 23mila euro per un trattore. Ecco il suo trucco

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La truffa su Internet non risparmia neppure il trattore. Lo sanno bene alla 'Macchine agricole Stefani Luciano', azienda dell'Alta Valmarecchia coinvolta, sua malgrado, negli ingegnosi raggiri via web. Negli ultimi tre anni sono sette i casi segnalati dai titolari dell'azienda alle forze dell'ordine: ignoti clonano delle inserzioni di vendita della 'Stefani', pubblicate su portali di macchine agricoli, per inserirle su altri siti di vendita on-line. Lasciano l'intestazione, ma cambiano numero di telefono, inserendone uno che sostanzialmente suoni sempre a vuoto, e soprattutto l'e-mail. Basta magari un trattino per modificare, quasi impercettibilmente, l'indirizzo vero di posta elettronica. Proprio attraverso l'e-mail il finto venditore contatta e raggira l'acquirente interessato all'affare. Per mettergli fretta infatti sollecita il pagamento attraverso bonifico: il mancato impiego di carte prepagate sembra essere una garanzia per l'acquirente, eppure dopo aver versato i soldi, il venditore sparisce e del trattore o macchinario acquistato non c'è traccia. Alla 'Stefani' arrivano così chiamate di persone che chiedono notizie della spedizione: l'ultima è arrivata da Pordenone, da un uomo truffato dopo l'acquisto, a 6000 euro, di un piccolo trattore. Un prezzo comunque troppo basso ed è questo il segnale che deve anzitutto allarmare l'acquirente di fronte a un'inserzione on-line, spiegano dalla 'Macchine agricole Stefani Luciano'. Una regola che in realtà vale per qualsiasi tipo di compravendita via web: merce messa a prezzi troppo bassi, rispetto all'effettivo valore, devono insospettire l'utente, piuttosto che invogliarlo all’acquisto. Un altro caso di inserzione truffa, segnalato alla Polizia Postale, è stato quello relativo alla vendita di un trattore McCormick. L'acquirente, da Piacenza, ha pagato 23.000 euro, senza ricevere in consegna il trattore, il cui valore di mercato però è all'incirca tra i 50.000/60.000 euro. Il truffatore ha dimostrato notevole ingegno nella fattispecie, 'investendo' una quarantina di euro per spedire un corriere espresso a Pennabilli, incaricato di ritirare un trattore che ovviamente non c’era, perché mai messo in vendita dalla ‘Stefani’. Il venditore truffatore ha però in mano una carta in più: la bolla del corriere, da mostrare all'acquirente per rassicurarlo sul buon esito di una spedizione che in realtà non avverrà mai. Il modus operandi dei 'truffatori del bonifico', con la clonazione delle inserzioni, è comunque lo stesso per altre categorie merceologiche: in un caso, chi ha pubblicato le inserzioni truffa sui trattori, proponeva anche pellet e tutori per il ginocchio. Il consiglio, quando l'inserzione on-line riporta sempre il nome dell'azienda, è controllare il numero di telefono con una ricerca di google e contattarla, per chiedere conferma sulla veridicità dell'offerta. Accorgimento che fortunatamente ha adottato una persona interessata all'acquisto di una 'botte da diserbo', dopo aver visto un'offerta a un prezzo particolarmente stracciato: la telefonata alla 'Stefani' ha sciolto ogni dubbio, si trattava di una truffa, visto che lo stesso macchinario era stato messo in vendita dalla ditta pennese a un prezzo superiore, corrispondente al valore di mercato.

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