Truffe on line, due campani le menti della banda

Sarebbero stati due campani, padre e figlio, di 54 e 26 anni, le menti della presunta banda dedita alle truffe su acquisti on line al centro dell’inchiesta della polposta di Firenze. I due sono stati...

A cura di Redazione
08 giugno 2010 13:13
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Sarebbero stati due campani, padre e figlio, di 54 e 26 anni, le menti della presunta banda dedita alle truffe su acquisti on line al centro dell’inchiesta della polposta di Firenze. I due sono stati raggiunti da ordinanze di custodia cautelare in carcere firmate dal gip di Firenze (gli arresti sono due e non cinque come scritto in precedenza). Per altre tre persone sono stati disposti obblighi di dimora. Gli agenti hanno anche sequestrato carte di credito, conti correnti e tre auto di lusso: una Porsche, una Mercedes e una Bmw. In base a quanto ricostruito dagli investigatori, coordinati dalla procura di Firenze e in collaborazione con la polposta di Rimini e la gendarmeria di San Marino, i due mettevano in vendita sui siti internet più conosciuti prodotti di elettronica. A qualcuno la merce arrivava davvero, soprattutto per guadagnare ‘feedback’ positivi, ma a molti altri no. Un migliaio le denunce presentate in tutta Italia, anche se i truffati sarebbero molti di più. L’accusa è associazione per delinquere finalizzata alla truffa. Gli obblighi di dimora riguardano due russe e una romena, che avrebbero fatto da ‘prestanome’, per inserire gli annunci in rete. La denuncia che ha dato l’input agli investigatori è stata presentata da una ‘navigatrice’ di Firenze.

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