Bestemmia in Chiesa durante la messa. Arrestato, in tribunale fa avances a giudice, pm e avvocato donne

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Due giorni di follia per un cittadino iraniano di 48 anni, prima denunciato e poi arrestato. Tutto è iniziato nella mattinata di domenica, nella Chiesa dei Servi di Rimini. Durante la funzione religiosa il 48enne, che parla benissimo l'italiano, ha preso a sorpresa il microfono in mano e ha urlato due bestemmie, che sono risuonate in tutte le navate tramite gli autoparlanti. Grande sdegno tra i fedeli e intervento della Polizia, che ha denunciato l'uomo, incensurato, per offese a una confessione religiosa. Lunedì mattina il 48enne ha creato ancora problemi di ordine pubblico. Domiciliato in un albergo di Viale Regina Elena, ha iniziato a urlare infastidendo le persone presenti. Nuovo intervento della Polizia e questa volta sono scattate le manette, perché il 48enne ha dato in escandescenze, finendo per essere arrestato per resistenza a pubblico ufficiale. Martedì mattina si è tenuto il processo per direttissima e l'imputato ha assunto un atteggiamento diverso, molto calmo, ammettendo le proprie responsabilità. Nel contempo però ha iniziato a fare avances verso il giudice, la cancelliera, il pm e il suo avvocato difensore Valentina Baroni, tutte donne. Alla fine l'avvocato ha optato per un patteggiamento: 4 mesi e 20 giorni di reclusione per l'iraniano, che è stato liberato giovandosi della sospensione della pena, in quanto precedentemente incensurato.

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