Rimini ancora in marcia contro la violenza sulle donne, torna la camminata "E’ per te"

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In occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne che ricorre il 25 novembre il Comune di Rimini in collaborazione con Associazione Rompi il silenzio Onlus ripropone “E’ per te”, la camminata cittadina organizzata giunta alla sua quinta edizione e che nasce per sensibilizzare la cittadinanza su un fenomeno che ha assunto i contorni dell’emergenza. La camminata è in programma sabato 26 novembre e prenderà il via alle 16 dalla Casa delle donne di Piazza Cavour. Il corteo poi attraverserà il centro storico, con una breve sosta al Ceis, accolto dai bimbi, insegnanti e genitori, per poi proseguire fino al giardino dell'Ala Moderna del Museo dove terminerà la camminata. 

“Questo appuntamento non è una celebrazione di maniera – sottolinea il vicesindaco Gloria Lisi – si tratta di ricostruire un senso comune che non lasci spazio a relazioni caratterizzate dalla gerarchia tra i generi; si tratta anche di liberare le donne dai sensi di colpa che ancora nascono all' interno di relazioni malate. C'è un bene e c'è un male, dobbiamo dirlo alla città e dobbiamo farlo capire alle giovani generazioni. Dobbiamo marcare delle discriminanti chiare per dire che non c'è spazio per la violenza, in tutte le sue forme: gli stereotipi, il linguaggio sessista”.

Il programma delle iniziative organizzate in occasione della Giornata internazionale contro la violenza sulle donne prevede domani, giovedì 24 novembre alle 17.30 (ingresso libero) l’incontro con il Prof. Paolo Ercolani, docente di Filosofia presso l'Università degli Studi di Urbino, autore del libro "Contro le donne" (Marsilio 2016). L’appuntamento, organizzato in collaborazione con la Biblioteca Gambalunga e il Coordinamento Donne Rimini sarà preceduto la mattina da un incontro con le scuole superiori al Teatro degli Atti. “Con argomentazioni sorprendentemente simili, pur provenienti da autori delle scuole più diverse – religiosi o atei, conservatori o progressisti, antichi o moderni – il consenso intorno al pregiudizio misogino ha rappresentato il più grande e atavico collante della cultura occidentale – si legge nella scheda di presentazione del libro – Un gran discutere fra uomini per arrivare a stabilire l'inferiorità inemendabile dell'essere femminile, tanto da giustificare e anzi rendere scontata, opportuna e persino necessaria, la sottomissione al maschio. In questo libro Paolo Ercolani non si limita a ricostruire la storia del più antico preconcetto – tirando in ballo le responsabilità della filosofia, della religione e delle scienze in genere – ma propone una nuova teoria della soggettività umana che possa agevolare il superamento di contrapposizioni e pregiudizi sessuali con i quali è arrivato il momento di fare i conti in maniera definitiva". 

Nel 2016 finora sono stati 439 in totale gli accessi alla Casa delle Donne di Rimini. Di questi 61 hanno riguardato segnalazioni di violenza, 56 si sono rivolti allo sportello legale, 97 allo sportello di sostegno psicologico.

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