Flash mob e incontri in diverse città italiane in occasione della giornata internazionale del parto in casa, che si è celebrata in tutto il mondo il 6 giugno. Un modo per sensibilizzare e far conoscere questa opzione e i consigli per praticarlo in sicurezza. A Milano in piazza 24 Maggio e' stato organizzato un flash mob con ostetriche, mamme, bambini, papà, mentre a Rimini una conferenza delle ostetriche del Centro "Lenovelune", su condizioni di sicurezza, aspetti organizzativi, burocratici e modalità di rimborso previste dalla legge regionale. "È importante che il parto in casa sia una scelta consapevole, in cui si sia assistiti da ostetriche specializzate – spiega Marta Campiotti, presidente di Nascere in casa, Associazione culturale ostetriche parto a domicilio e case maternità – esistono poi criteri specifici: il bimbo deve essere cefalico, non prematuro e la mamma sana e le ostetriche devono essere collegate in rete con un ospedale di riferimento". "Noi monitoriamo circa 500-800 parti l'anno" aggiunge, spiegando che non c'è certezza sul numero totale, ma si sta svolgendo uno studio con l'Istituto Mario Negri e il 29 ottobre al primo congresso dell'associazione a Milano saranno presentati i primi dati. Vi sono regioni all'avanguardia – conclude Campiotti – che forniscono alle mamme un rimborso parziale (Piemonte, Emilia, Marche, Lazio e Trento e Bolzano), autorizzandole alla scelta".
ANSA
