VIDEO: Storioni e anguille proveninenti da acquari riminesi tornano in libertà

NULL

Una giornata speciale, quella che si è svolta sabato mattina nell’area sud del Delta del Po, per la Giornata Mondiale delle specie ittiche migratrici (World Fish Migration Day). 

Circa 100 esemplari giovanili di storione cobice (Acipenser naccarii) e 500 giovanili di anguilla (Anguilla anguilla) sono stati reintrodotti in natura all’interno del fiume Reno, nel tratto terminale del percorso fluviale, presso la Scala di risalita di Volta Scirocco, e nel tratto terminale del fiume Lamone, in prossimità dell’Oasi di Punte Alberete. 

I complimenti per il progetto sono arrivati anche dalla World Fish Migration Foundation  che ha inserito l’evento ravennate nel fitto calendario di appuntamenti mondiali: http://www.worldfishmigrationday.com/events/1060/sturgeons-and-eels-liberation. 

Il Centro di Ricerca universitario di Cesenatico (Corso di Laurea in Acquacoltura e Igiene dei Prodotti Ittici) dell’Università di Bologna, secondo quanto richiesto dagli indirizzi del regolamento europeo delle specie ittiche in via d’estinzione, ha avviato già da tempo ricerche e sperimentazioni volte alla conservazione e alla gestione delle popolazioni di anguilla e storione. Entrambe le specie, infatti, sono a rischio e iscritte alla red list dell’International Union of Conservation of Nature (IUCN). 

“Quella dello storione dell’adriatico è una specie scomparsa nei nostri ambienti naturali romagnoli. Per questo motivo l’Università già da alcuni anni ha dato avvio ad un programma di reintroduzione in natura di questa specie grazie a finanziamenti comunitari (BeNatur LIFE) ottenuti dalle Amministrazioni provinciale e comunale  di Ravenna e alla collaborazione del Parco del Ticino e dei parchi del gruppo Costa Edutainment area Romagna: Acquario di Cattolica e Oltremare a Riccione” spiega il dott. Oliviero Mordenti, ricercatore dell’Università di Bologna,  capofila del progetto. 

Gli animali rilasciati provengono dalle vasche dell’Acquario di Cattolica e Oltremare di Riccione, che collaborano da diversi anni con i ricercatori di Cesenatico e le amministrazioni ravennati nell’ambito di progetti di reintroduzione di specie ittiche. 

“Forse non tutti sanno che anche l’anguilla europea è un pesce protetto – continua il ricercatore – e proprio per questo anche su questa specie l’Università lavora su progetti di riproduzione indotta e su programmi di ripopolamento grazie a contributi della Regione Emilia-Romagna e donazioni da parte di associazioni (Capannisti di Ravenna)”. 

VIDEO: Storioni e anguille proveninenti da acquari riminesi tornano in libertà

Rispondi

Scopri di più da altarimini.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading