Riccione: ballerine nel night prostitute fuori del locale. Serate tra sesso e cocaina
Cinque persone, quattro italiani e un albanese, sono state arrestate la scorsa notte dai Carabinieri di Rimini per sfruttamento della prostituzione nell'ambito dell'indagine denominata 'Ubris', scatta...

Cinque persone, quattro italiani e un albanese, sono state arrestate la scorsa notte dai Carabinieri di Rimini per sfruttamento della prostituzione nell'ambito dell'indagine denominata 'Ubris', scattata intorno alla gestione del nightclub La Perla di Riccione. Il nightclub era stato già sequestrato nel 2013 dai carabinieri nell'operazione 'Mirrow' e affidato dal Tribunale ad un amministratore giudiziario perché si continuasse nella normale attività di intrattenimento per adulti. I carabinieri però hanno scoperto che nonostante le indagini e i controlli i cinque gestendo La Perla continuavano a favorire la prostituzione.
I nuovi amministratori, dopo un periodo di chiusura di oltre un anno, si sono impegnati per dare massima pubblicità alla riapertura assumendo ragazze avvenenti. Le giovani, con contratto di artiste di sala/ballerine, avevano il compito di intrattenere i clienti anche al di fuori del locale. I cinque arrestati, con l'aiuto anche di alcuni dipendenti, avevano messo su una vera e propria attivita di "meretricio" altamente remunerativa. Soprattutto in occasione delle fiere, quando le prestazioni aumentavano di numero e di prezzo. Le intercettazioni telefoniche hanno messo in luce che l'attività "extra" del locale era permanente. I due principali gestori, molto conosciuti nel mondo dei locali notturni, selezionavano i clienti secondo le loro possibilità di spesa.
Il servizio per l'avventore era a 360 gradi. Non era fornita solo piacevole compagnia ma, su richiesta, si poteva anche avere degli stupefacenti, nella fattispecie cocaina. Per rifornirsi gli arrestati si rivolgevano a pusher extracomunitari. Proprio per verificare anche il traffico di stupefacenti, era stato fermato uno degli indagati. Nella sua auto 14 grammi di cocaina.
L'accusa per tutti è di concorso nel favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione e detenzione e spaccio di stupefacenti.
Gli arrestati sono ai domiciliari.