Aperto il mondiale della magia a Rimini, presenti i maghi più bravi del mondo

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Aperta venerdì pomeriggio la 26^ edizione del mondiale di magia, 9 maghi italiani alla caccia di un titolo diventato tricolore solo una volta il nel 1952, con l’illusionista Denis Moroso. Opening gala con 7 fuoriclasse dell’arte magica, presentati da Walter Rolfo il mago e imprenditore torinese che ha portato per la prima volta in Italia le “Olimpiadi” dell’illusione.

Sono già arrivati più di 2.800 tra maghi e illusionisti protagonisti fino a sabato 11 luglio, nel “Pala Master Of Magic”, di “FISMITALY 2O15”. “La magia è l’arte che trasforma i sogni in realtà. Oggi un sogno nato tre anni quando conquistammo la candidatura per il mondiale è diventato finalmente realtà e premia il lavoro di un grande gruppo di lavoro e un altrettanto grande sforzo collettivo di tutta la magia italiana”. Con queste parole Walter Rolfo, presidente del comitato organizzatore della manifestazione e fondatore di “Master of Magic”, ha aperto lo spettacolo del primo pomeriggio con cui il mondiale ha tagliato il nastro di partenza. 

E dopo il saluto istituzionale del presidente di FISM (Fédération Internationale des Sociétés Magiques), l’italiano Domenico Dante, spazio solo allo spettacolo e alla magia. Primo sul palco Silvan. “Il mago che con i suoi giochi e libri ha appassionato me e decine di maghi italiani all’arte dell’illusione”, ha ricordato Rolfo presentandolo. Silvan ha fatto levitare con assoluta naturalezza, dopo averla ipnotizzata, una delle sue assistenti di scena. 

Max Maven, il mentalista amato del regista Orson Welles e finito per il successo dei suoi show sulla prima pagina del N.Y Times, ha invece chiesto a una persona del pubblico di indicare ai suoi vicini il nome di uno dei 150 maghi scritti sul programma del mondiale. Magia riuscita e nome indovinato: il portoghese Luis De Matos. Il francese Xavier Mortimer ha invece giocato tra ombre e luci pronte a trasformarsi in realtà e Paul Daniels,il mago che ha lasciato senza parole la Regina Elisabetta II, ha stupito tutti e in particolare il suo giovanissimo assistente, un bambino scelto tra il pubblico, usando due semplicissimi oggetti un bicchiere e una pallina. 

Mentre, l’ensamble più famoso del mondo Magus Utopia,11 straordinari maghi, è sceso e salito dal palco coinvolgendo il pubblico all’interno della loro performance. Un numero subito seguita dalla verve comica di Finn Jon. Applauditissima chiusura con eleganza, stile, e garbo quasi minimalistico. Con solo un mazzo di carte in grado di apparire e scomparire tra le sue mani da Yu Ho Jin, il coreano campione del mondo in carica, è arrivata una vera lezione di prestitidigitazione al suo livello più alto e sorprendente. Ovvero le mani e la loro straordinaria capacità di manipolare ogni oggetto. Da sempre la base dello stupore e dell’emozione regalata al pubblico da ogni mago.

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