Padre Graziano si professa innocente, ma un teste: ‘lui mi disse Guerrina non c’è più’

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Continuerà il suo silenzio Padre Graziano, il religioso accusato dell'omicidio di Guerrina Piscaglia, la donna scomparsa da Ca Raffaello il 1 maggio di un anno fa. E' quanto trapela dalla stampa toscana, in previsione dell'interrogatorio di lunedì prossimo al carcere di San Benedetto, in Arezzo, dove il prete è recluso dallo scorso giovedì. L'arresto in sostanza non muterà la linea difensiva di Padre Graziano, che si è professato innocente. Il suo legale Luca Fanfani ha definito "ingiusta" l'ordinanza di custodia cautelare ed è pronto al ricorso. Tra gli elementi su cui si fonda l'ordinanza di arresto, secondo il Corriere di Arezzo, anche una dichiarazione della giovane rumena che ebbe rapporti sessuali con Graziano. Lei gli chiese di Guerrina, se l'avesse ammazzata: lui si arrabbiò e la minacciò, intimandole di non parlare più di quella storia per telefono. In quella circostanza, avrebbe anche detto testualmente: "Guerrina non c'è più". Ciò che rischia ora il religioso è la reclusione in carcere per più di 10 anni: oltre all'accusa di omicidio, c'è anche quella della distruzione del cadavere, fattispecie di reato più grave del solo occultamento di esso. 

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