Secondino aggredito al carcere di Rimini, Polizia Penitenziaria in mobilitazione

NULL

NULL

La polizia penitenziaria del carcere di Rimini ha proclamato lo stato d'agitazione dopo "l'ennesima ingiusta aggressione subita da un appartenente al Corpo, situazione riminese aggravata da un ennesimo discutibile tentativo di un detenuto di togliersi la vita avvenuti nell'arco di pochi giorni". Lo scrive il Coordinamento Sindacale Penitenziario che ha espresso solidarietà. Per il Cosp, spiega il segretario Domenico Mastrulli, sono toppe "le aggressioni inflitte dai detenuti alla polizia penitenziaria" mentre "al Dap amano il letargo burocratico". Se continua così, aggiunge Mastrulli, ci rivolgeremo "come ha fatto Torreggiani (il riferimento è alla sentenza che condannò l'Italia per le condizioni dei detenuti, ndr), alla Corte Europea per i diritti civili del Popolo delle divise chiedendo risarcimenti per le torture lesive subite in servizio contro il Dap". Il caso Rimini, conclude, "segue di poche ore da quello di Bari e Trani e in tutto i feriti vittime di Stato sono cinque in 60 ore".

Rispondi

Scopri di più da altarimini.it

Abbonati ora per continuare a leggere e avere accesso all'archivio completo.

Continue reading