Pallinari accusati di rapina, testimone non si presenta per attacchi di panico. Ancora un rinvio per il processo

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E' giallo al processo che vede imputati due pallinari rumeni, accusati di rapina impropria, per aver portato via due banconote da 50 euro a una turista 28enne. La vittima, originaria della provincia di Pavia, ancora una volta non si è presentata in udienza per testimoniare. L'audizione della persona offesa del reato, costituitasi parte civile, doveva inizialmente essere prevista per il 9 maggio scorso, poi è stata differita a luglio e infine a venerdì 15 dicembre. In tutti e tre i casi la giovane ha presentato un certificato medico quale giustificazione per la sua assenza: lamenta infatti di soffrire di ansia e di attacchi di panico. Il giudice ha così nominato un consulente che dovrà fare accertamenti sulla persona offesa: il processo è stato così rinviato nuovamente alla primavera del 2018. Il consulente dovrà verificare se la 28enne soffrisse di attacchi di panico anche prima dei fatti oggetto del procedimento penale, avvenuti nel 2014, durante un periodo di vacanza a Rimini. L'esito della consulenza potrebbe gettare delle ombre sulla ricostruzione dei fatti operata dalla ragazza. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, si era fermata a uno dei banchetti clandestini di viale Regina Elena dove viene praticato il gioco delle 'tre campanelle' per truffare incauti turisti. Si rifiutò di partecipare, ma una donna le chiese di cambiare comunque 100 euro e nel momento in cui tirò fuori due banconote da 50, fu derubata da un ladro, mentre un secondo individuo la bloccava. La turista riconobbe poi i due imputati, che sono difesi a processo dall'avvocato Francesco Vasini. Poteva essere stata complice, ma non sono state riconosciute responsabilità alla donna che aveva chiesto alla 28enne di cambiare il denaro.

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